Possibili problemi correlati all’allattamento

I piccoli problemi elencati possono insorgere in qualsiasi periodo dell’allattamento.
Non scoraggiarti se capiteranno anche a te, l’importante è non viverli da sola!!
Se devi assumere farmaci potrai scegliere tra i tanti compatibili con l’allattamento.
Infine, non dimenticare che il riposo è importante! Lasciarsi schiacciare dalle troppe incombenze può aumentare la sensazione di sconforto e inadeguatezza!

INGORGO

E’ caratterizzato da un indurimento, a volte accentuato e doloroso, della mammella la cui pelle appare stirata e lucida. Può avvenire in occasione della montata lattea o quando il bambino non rimuove il latte dal seno in modo efficace.

Per prevenirlo:
Favorisci la rimozione del latte dalla mammella:
fai succhiare il bambino liberamente, cioè senza rispettare tempi prefissati per la durata della poppata o dell’intervallo tra esse (allattamento a richiesta)

Per curarlo:
Per ridurre il dolore ed il gonfiore tra una poppata e l’altra puoi applicare impacchi freddi. Inoltre fai succhiare spesso il bambino per far defluire il latte.
Se l’areola è molto dura, prima di attaccare il bambino ammorbidisci il seno con la spremitura manuale o eventualmente con il tiralatte.
Favorirai il deflusso del latte se prima della poppata applicherai per breve tempo calore moderato sul seno che ti farà rilassare, con una doccia oppure immergendo le mammelle in una bacinella di acqua tiepida.
L’uso del tiralatte per l’ingorgo deve essere molto prudente e limitato al tempo più breve possibile, poiché un uso frequente o prolungato non consente un equilibrio tra necessità del bambino e produzione di latte e può essere controproducente.

Per le modalità di spremitura o la mancata risoluzione dell’ingorgo chiedi aiuto ad un’esperta di allattamento materno.

DOTTO OSTRUITO

Si manifesta con l’indurimento di una zona limitata della mammella.

Per prevenirlo:
è necessario evitare pressioni continue sul seno quali:

  • reggiseno stretto o con ferretto (è preferibile utilizzare top morbidi che sostengano senza comprimere)
  • cinture di sicurezza
  • elastici
  • cinture strette del marsupio
  • tracolla di borsetta
  • dormire a pancia in giu

Per curarlo:

  • allatta spesso, offrendo prima la mammella colpita
  • varia le posizioni di allattamento (ricordati che la parte di mammella che si svuota è quella che tocca il mento del bambino)
  • massaggia, prima di allattare, la parte colpita per rimuovere l’ostruzione partendo dal torace verso il capezzolo (senza sfregare la cute) ed applica un calore moderato

RAGADI

Si tratta di piccole fessurazioni della cute del capezzolo che il più delle volte sono dolorose. Si formano quando il bambino si attacca o succhia in modo sbagliato.
Le ragadi possono crearsi anche dopo poche poppate dolenti per buona parte o per tutta la durata.
Allattare non è doloroso; se la poppata provoca sofferenza significa che c’è qualcosa da modificare.
Sopportare il dolore non ti porterà ad abituarti a questa condizione, al contrario, molto probabilmente il problema di accentuerà.

Per curarle:
Occorre sistemare l’attacco al seno.

  • posiziona e sorreggi correttamente il bambino
  • sperimenta diverse posizioni di allattamento
  • attacca e stacca il bambino in modo corretto: non staccarlo mentre succhia; aspetta che lasci la mammella oppure fagli lasciare il capezzolo infilando la punta del tuo mignolo tra le sue gengive all’angolo della bocca
  • limita l’uso di coppette assorbilatte e sostituiscile spesso (bisogna che la zona interessata prenda aria e non sia sempre a contatto con materiali umidi)
  • evita l’uso di paracapezzoli
  • evita l’uso di detergenti (sapone, alcool e disinfettanti) che possono asportare i lubrificanti naturali del capezzolo
  • fai poppare il bambino iniziando dalla mammella che presenta ragadi meno dolenti
  • evita l’uso di creme e pomate, non alleviano il dolore provocato dalla ragade

Se il dolore continua, meglio interpellare un’esperta di allattamento materno per valutare se ci sono altri problemi.

MASTITE

E’ un’infiammazione localizzata alla mammella, spesso si accompagna ad un’infezione.
Può essere causata da dotto ostruito non trattato, trauma, variazione improvvisa del ritmo delle poppate ed è favorita dalla presenza di ragadi infette, anemia, riduzione delle difese immunitarie.
Una zona della mammella, più o meno estesa, si presenta indurita, arrossata, calda, con dolore a cui si possono aggiungere febbre e spossatezza.

Per curarla:
la cura si basa sulla rimozione efficace del latte con poppate frequenti, analogamente al caso dell’ingorgo e del dotto ostruito. Impacchi caldi o freddi aiutano a ridurre il fastidio. E’ consigliato , inoltre, il riposo.
Se c’è febbre oppure i sintomi non migliorano dopo alcune ore, è bene contattare il medico che provvederà alla valutazione di una terapia antibiotica (ovviamente compatibile con l’allattamento).

Tratto da “Allattamento materno – suggerimenti pratici per la mamma che inizia ad allattare il suo bambino” SSR Emilia Romagna

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